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LO STADIO "NICOLA CERAVOLO"

Lo stadio comunale Nicola Ceravolo è un impianto sportivo di Catanzaro.

L’attuale stadio “Nicola Ceravolo” sorge su un appezzamento in località “Corallo”, alle pendici del monte “Pezzano”. Il suo utilizzo risale ai primi decenni del Novecento, quando, in concomitanza con l’inizio del primo conflitto mondiale, viene adibito a campo di concentramento per prigionieri di guerra. La fine del conflitto bellico segna anche un diverso utilizzo dell’impianto, che conosciuto col nome di “Piazza d’Armi”, viene destinato all’addestramento delle truppe d'istanza a Catanzaro, allora sede del Comando di Divisione e del 19º Reggimento di Fanteria. Negli anni Venti, il crescente interesse verso lo sport, ed in particolare per il football, determina l’adeguamento della struttura alle nuove esigenze dei cittadini, così nell’Ottobre del 1924, dopo circa sette mesi di lavori, viene presentato, con una sontuosa inaugurazione, il nuovo campo sportivo, che prende il nome di “Stadio Divisionale”, di proprietà del Reparto di 21^ Divisone Militare. Per l’occasione si svolse il “III Congresso Sportivo Calabrese” che culminò con la rappresentazione di centinaia di atleti suddivisi in varie discipline sportive. Per il calcio fu istituito un torneo apposito denominato “Coppa città di Catanzaro e Cosenza”, al quale presero parte tre formazioni: la Fortitudo Cosenza, l’Audace di Catanzaro ed il Nuovo Reggio Football Club. Fu la compagine reggina ad aggiudicarsi il trofeo battendo in finale l’Audace per 3-0. Il nuovo “Stadio Divisionale”, in seguito conosciuto come “Stadio Militare”, era dotato di un rettangolo di gioco livellato, fiancheggiato da un “percorso di guerra”, da una pista sopraelevata e da graziose tribune in legno, ben arredate all’interno. Nel corso degli anni venti l’impianto sarà utilizzato principalmente dai militari per le loro finalità operative, ma anche da società sportive dotate di apposita autorizzazione. Nel 1928 “l’Unione Sportiva Fascista Catanzarese Scalfaro Braccini” , presieduta da Enrico Talamo, viene inserita nella III Divisione Regionale (paragonabile all’attuale serie D), segnando così l’ingresso del calcio catanzarese nell’ambito sportivo nazionale.

Questo evento suggerisce alle autorità militari e civili dell’epoca, di regolamentare l’uso della struttura attraverso una concessione al Comune di Catanzaro. Negli anni successivi l’impianto viene ribattezzato “Stadio Comunale” e, sotto la presidenza di Aldo Ferrara (1950-1958), viene dotata di una funzionale e comoda gradinata (i Distinti), eretta sul vecchio “prato”, con sottostanti docce, sala stampa e magazzini. La prima importante e radicale ristrutturazione ha luogo nell’estate del 1971. L’U.S. Catanzaro ha appena conquistato la promozione in serie A ed il Comune decide di costruire una tribuna coperta ed una tribuna stampa che rendano il complesso idoneo alla disputa del prestigioso torneo. I lavori vengono eseguiti molto velocemente ed alla fine del maquillage lo stadio avrà una capienza, mai determinata ufficialmente, di 20.000 posti. Ulteriori modifiche vengono apportate sotto l’era “Di Marzio”. L’allenatore partenopeo convince il Comune a costruire ulteriori gradini su quelli già esistenti, riuscendo così a portare la capienza complessiva a 33.000 posti.

Queste modifiche rendono il “Militare” uno degli stadi più grandi del Sud Italia, nonostante l’impianto non sia in regola con le normative dell’epoca. Nel 1990 lo stadio viene dedicato a Nicola Ceravolo, in riconoscimento di cinquant'anni di fervida ed appassionata attività spesa per lo sport e per Catanzaro. Al mitico presidente verrà dedicato un monumento all'ingresso del settore "Curva Ovest" a ridosso del leggendario pino marino che spadroneggia nella curva. Nel 1996 la "Curva Ovest" viene intitolata a Massimo Capraro, notissimo tifoso scomparso in un tragico incidente stradale. Nel 1998 il Comune di Catanzaro è costretto ad eseguire diversi lavori al fine di adeguare l'impianto sportivo alle nuove normative; tra le innovazioni vengono sostituite le vecchie reti di ferro di Tribuna e Distinti con i moderni vetri antisfondamento. La sostituzione delle reti renderà i settori di Tribuna e Distinti molto più vicini al campo di gioco, tale modifica farà scomparire la pista di atletica e con essa la multifunzionalità dell'intero impianto sportivo. Tali adeguamenti porteranno alla capienza, ufficialmente determinata dalla commissione provinciale di vigilanza, di 11.033 posti. Col ritorno in serie B nella stagione 2004/2005 furono effettuati alcuni lavori marginali al terreno di gioco ed al sistema di video sorveglianza.

Nella stagione 2007/2008 a seguito dell’approvazione del decreto “Pisanu” la capienza dello stadio Ceravolo viene ridotta a 7.500 posti con la chiusura totale del settori Distinti e del settore Tribuna Est. Il 18 settembre 2008 iniziano i lavori di adeguamento normativo dell’impianto comunale per un importo pari a circa 2 milioni di euro, dando di fatto il via al più importante e massiccio intervento strutturale dall’epoca della prima promozione in serie A (1971). Gli interventi più significativi riguardano: sistemazione dei seggiolini e numerazione dei posti a sedere, divisione dei settori e individuazione delle vie di esodo, installazione di 15 tornelli (750 persone all’ora), servizi igienici per gli spettatori, sistema di illuminazione, postazioni pronto soccorso, area parcheggio 200 posti a servizio del settore “ospiti”, sistemi di allarme, ammodernamento della tribuna stampa e realizzazione di una “sala interviste” a ridosso degli spogliatoi.

Attualmente Il rinnovato stadio “Nicola Ceravolo” è un impianto completamente a norma, con una capienza ufficialmente determinata di 14.650 posti a sedere tutti numerati ed un notevole colpo d'occhio determinato dalla posa di seggiolini giallorossi.

Lo stadio si caratterizzava per la presenza di un Pino marino nella Curva dei tifosi del Catanzaro, particolare unico tra gli stadi di tutta Italia. Nell'estate del 2008 viene tagliato per effetto dell'entrata in vigore delle nuove norme sulla sicurezza negli stadi.

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